casa, Decluttering, Professional Organizer, Vita quotidiana

Come si fa decluttering nella pratica?

Ok, bene, hai capito cosa vuol dire decluttering, hai conosciuto le sue origini. Hai scoperto gli innumerevoli benefici del praticarlo, hai inoltre preso consapevolezza del tuo spazio e di te stesso e sei arrivato al punto di volerti liberare dal superfluo per vivere la tua vita in modo più semplice.

E adesso? Come si fa sostanzialmente decluttering? Quali sono i passaggi fondamentali?

Allora, partiamo dal presupposto che una regola fissa e rigida non esiste, ci sono però delle indicazioni di base che si possono tenere in considerazione, ma ogni situazione è a se e va valutata singolarmente. Ecco di seguito i miei consigli per iniziare a fare decluttering.

Inizia con gradualità

Questa è la prima cosa alla quale prestare attenzione, la gradualità.

Capisco bene che una volta che si è presi consapevolezza della situazione in cui ci si trova, l’ unico desiderio è quello di risolvere subito il problema, ma se si parte pensando di poter fare decluttering dell’ intera casa in un solo giorno, si sta sbagliando in partenza perché dopo nemmeno un paio d’ ore sarà andato perso tutto l’ entusiasmo iniziale, rischiando di abbandonare l’ impresa.

Meglio quindi fare un passo alla volta, scegliere la stanza alla quale ci si vuole decicare per prima e iniziare da quella. Una volta decisa la stanza, si procede per sezioni, iniziando da una e portandola a termine, in questo modo, ad ogni sezione terminata, ci si sentirà più motivati a proseguire.

Anche un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo

Lao Tzu

Osserva,decidi e seleziona, ponendoti le giuste domande

Bene, hai deciso da che stanza partire, adesso è arrivato il momento di osservare gli oggetti al suo interno e decidere quale sia la sua destinazione finale.

Questo è il passaggio più difficile perché in genere un oggetto non è mai soltanto un oggetto ma rappresenta spesso una parte di noi. Gli oggetti che abbiamo in casa spesso ci riportano eventi passati alla memoria e diventa complicato guardarli con occhio obiettivo perchè leghiamo a loro le nostre emozioni. Possiamo quindi porci diverse domande che potranno facilitare la decisione:

  1. Ti piace?
  2. Ti dona sensazioni positive?
  3. Ti serve?
  4. Quando l’ hai utilizzato l’ ultima volta?
  5. Ne hai di simili con la stessa funzione?
  6. Come ti sta? ( nel caso di vestiti)
  7. Se si rompesse, lo ricompreresti?
  8. Hai un posto in cui collocarlo?

Un modo per attribuire la giusta importanza agli oggetti che ci circondano e deciderne perciò le sorti, è suddividerli in quattro diverse categorie, a seconda del loro valore emozionale o della loro utilità. Sabrina Toscani, nel suo libro “Facciamo ordine – in casa, nel lavoro, nella vita” ci parla proprio di questo.

Ci sono i tesori, cioè gli oggetti con cui abbiamo un forte legame emotivo ma con funzionalità piuttosto bassa, questi però producono in noi sensazioni positive. Gli strumenti sono quegli oggetti ai quali non siamo particolarmente legati emotivamente ma risultano utili a livello pratico. In questo caso, teniamoli solo se non sono rotti e usurati. Tutto ciò a cui siamo emotivamente legati e allo stesso tempo ha un’ elevata funzionalità, rientra nella categoria dello svago, è qualcosa di estremamente utile ma che allo stesso tempo ci regala sensazioni positive, quindi prendiamoci cura di questi oggetti.

Tutto ciò che non rientra in nessuna di queste categorie, è etichettato come cianfrusaglia. Sono cioè gli oggetti che non si usano o che non ci piacciano, quelli che non ci danno nessuna sensazione positiva ma teniamo ugualmente, magari perché sono dei regali oppure li abbiamo pagati molto e ci dispiace disfarcene. Sono gli oggetti che teniamo perché “ non si sa mai, potrebbero sempre servire” (chiediamoci però se li abbiamo mai utilizzati). Tutti questi oggetti non dovrebbero essere in casa nostra e potremmo così pensare di dargli nuova vita, donandoli per esempio a chi potrebbe davvero averne bisogno o a chi potrebbe apprezzarne il valore o l’ estetica.

Organizza

Bene, sei arrivato a questo punto. Hai selezionato gli oggetti che vuoi tenere e quelli che vuoi eliminare. E arrivato il momento di organizzare il tutto.

In questa fase potrebbe esserti utile utilizzare delle scatole nelle quali riporrai i diversi oggetti a seconda della loro destinazione. Ti potrebbe quindi servire una scatola per gli oggetti da buttare, una per quelli da donare e una per quelli in dubbio, cioè quegli oggetti per i quali ti serve un po’ più di tempo per decidere cosa farne. Ma attenzione, questa deve essere una sistemazione provvisoria, non lasciarli troppo tempo nel limbo ma cerca di decidere in tempi piuttosto brevi se donarli, buttarli o tenerli e nel caso, dove sistemarli.

Adesso, prenditi il tempo necessario per riporre tutti gli oggetti al loro posto. Questa è la parte forse più divertente perché alla fine del tuo lavoro vedrai il cambiamento e ne gioverai e così sarai fortemente motivato ad andare avanti.

Scegli la collocazione dei vari oggetti secondo la loro funzionalità. Ricorda di tenere a portata di mano quello che utilizzi più spesso.

Capisco che tutto questo può sembrare un lavoro lungo e difficile. Potresti partire scoraggiato vedendo la mole di oggetti che ti circondano, per questo potrebbe esserti d’ aiuto partire dal decluttering di un piccolo cassetto, un mobiletto, così avrai modo di prenderci la mano e pian piano diventerà tutto più facile.

Ricorda comunque che io sono qui per te, se pensi di non potercela fare da solo, se senti di aver bisogno di un supporto e di una guida, contattami e sarò felice di accompagnarti in questo percorso.

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